Russian Bells

Per quartetto di saxofoni e organo

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Saxofoni

  • Andrea Mocci
  • Francesco Ronzio
  • Mattia Quirico
  • Salvatore Castellano

Organo

  • Giovanni Solinas

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Nato grazie alla preziosa collaborazione con l’organista algherese Giovanni Solinas, Kirchenmusiker presso la Pfarrkirche St. Cornelius in Dülken, Germania, il Vagues Saxophone Quartet “Organ Project” è uno spettacolo sonoro di una bellezza unica.

L’unione di due strumenti così lontani ma così affini, l’organo e il saxofono, agli antipodi nell’immaginario comune non solo per la storia che li separa, ma perché gli strumenti forse più caratteristici di ambienti sociali profondamente opposti, quello dell’istituzione religiosa e quello del profano dalle sonorità più lussureggianti, eppure così vicini, entrambi strumenti caratterizzati dall’”aria” e dalle “ance”.

A proposito di Russian Bells:

La tradizione sacra russa non prevede l’impiego di strumenti altri che la voce in chiesa e le campane fuori dal tempio. Sembrerebbe poca cosa finché non si assiste ad uno zvon come si definisce in russo la scampanata di un coro di campane , piccole e grandi, che precede o chiude un servizio liturgico.

A Ganina Yama in un recinto consacrato ci sono sette chiese con i relativi cori di campane e ascoltare i loro rintocchi che si sommano e si richiamano nei modi più casuali è stata una bella esperienza musicale. Con il mio Russian bells ho voluto in qualche modo far rivivere quella situazione con strumenti , sassofoni e organo, che nulla hanno a che vedere con la fisica sonora delle campane, ho quindi mirato più a ricrearne l’atmosfera emotiva e la suggestione che il reale suono.

Da una esplosione sonora iniziale, le campane ci sorprendono sempre al loro primo apparire, sono passato all’articolazione dei cori, a quel risuonare di piccole melodie che si seguono e si sommano per poi passare dopo una fragorosa accumulazione ad una terza parte . E’ l’aspetto più suggestivo del suono delle campane: quando, dopo che hanno suonato, lasciano nell’aria la loro vibrazione, un ricordo che solo lentamente affievolisce e sopisce portando cone se un senso di pace e benessere quale che sia la latitudine o il credo al quale chi ascolta appartiene.

Paolo Ugoletti

 

 

Programma:

 

 

Enjott Schneider – Crucifixus (20’)

Toccata

Adagio

Marcia Funebre

 

Paolo Ugoletti – Russian Bells (10’)

 

Barbara Thompson – 4 Mirages (20’)